IL TUO VECCHIO QUADRO POTREBBE ESSERE
PIU’ PREZIOSO DI QUANTO PENSI
Lavinia Fontana 1552 – 1614, Ritratto di una nobildonna
Un quadro creato cento anni fa ha ancora il potere di mostrarsi in tutta la sua bellezza, che sia un paesaggio, un ritratto o una natura morta. I proprietari di antichi dipinti ad olio riconoscono quanto possano essere fragili e quanto siano facilmente suscettibili di essere danneggiati. Incidenti domestici, umidità, luce del sole e fumo sono le cause più comuni di danno. Un dipinto da cavalletto, a causa della sua fragilità, può deteriorarsi lentamente e costantemente o può degradarsi molto rapidamente. Gli incidenti domestici sono la causa principale di questi eventi.
L’azione dei raggi ultravioletti del sole può sbiadire i colori originali del quadro. Gli effetti dei climi costieri, specialmente, possono far diventare la vernice applicata dal pittore originale, o applicata più tardi durante il restauro del quadro, marrone scuro e opaca, in modo che il quadro scompaia gradualmente dalla vista.
I proprietari di opere d’arte trovano difficile sapere cosa fare in queste circostanze.
Un vecchio quadro annerito in una cornice, dorata e scheggiata, appeso al muro da generazioni a prendere polvere, magari strappato o con i colori originali che si sfaldano, può indurre il proprietario a considerarlo un oggetto di poco valore, destinato a essere scartato. Bisogna resistere a questa tentazione.
La possibilità che possa essere l’opera di un buon artista non può essere scartata. Infatti, qualsiasi quadro a olio di qualità discreta, dipinto prima del 1850, può essere definito un quadro a sé stante. Una tale tela non deve necessariamente essere l’opera di un maestro famoso o essere stata comprata una importante casa d’asta a Londra, Parigi o New York per milioni. Né ha bisogno di essere firmata o datata, entrambe le quali possono essere state aggiunte molti anni dopo essere state completate dal pittore originale, per essere un’ opera di valore.
In generale, pittori come Gustave Courbet, Jean-Baptiste-Camille Corot e Eugène Delacroix, attivi all’inizio del XIX secolo, sono considerati come gli ultimi Antichi Maestri, la cui opera inizia con il primo Rinascimento. Da allora, con le innovazioni stilistiche di Edouard Manet, si accetta la nascita della scuola impressionista e dell’arte moderna.
La salute di un dipinto può essere compromessa dalle condizioni climatiche locali. Per esempio, qui a Monte-Carlo, sulla Costa Azzurra e anche in Provenza, dove la luce del sole è particolarmente forte in estate, ci sono numerosi problemi di protezione. Infatti, se i quadri non sono posti all’ombra, lontano dalla severità della luce solare diretta, i loro colori rischiano di sbiadire definitivamente.
Questo dovrebbe farci capire che il luogo in cui un quadro è esposto può compromettere la sua sicurezza. I bruschi cambiamenti di temperatura e umidità spesso danneggiano i dipinti su legno, causando la rottura del supporto, la deformazione o l’infestazione da parte delle termiti. Lo stesso strato di pittura può formare vesciche e alla fine staccarsi dal supporto.
I gravi cambiamenti climatici del periodo attuale creano condizioni ambientali difficili per le opere d’arte. Il risultato di questi eventi, spesso sottovalutato quando si tratta di proteggere le opere d’arte, è il danno da inondazione. L’innalzamento del livello del mare rappresenta un pericolo serio e costante che può influenzare, da vicino, la sicurezza dei dipinti. Considerato un evento straordinario prima dell’inondazione del fiume Arno a Firenze il 4 novembre 1966, questo tipo di incidente è ora sempre più comune.Generalmente crea danni più gravi e permanenti degli incendi.
Gli incidenti domestici sono, tuttavia, i più frequenti, ma sono i più facilmente evitabili prendendo semplici precauzioni in anticipo. Quando si appende o si sposta un quadro a olio su tela, non si dovrebbe mai e poi mai metterlo contro il muro a livello del pavimento, per esempio quando si ridipinge una stanza (gli esperti di assicurazioni stimano che il cinquanta per cento dei danni ai quadri é causato da persone che inavvertitamente infilano la punta dei loro stivali in una tela che hanno appoggiato al muro). Altri pericoli sono l’uso dell’aspirapolvere e l’appoggiare distrattamente un mobile pesante contro un quadro
I rischi associati al trasporto di opere pittoriche dall’estero sono un altro pericolo noto ai proprietari. I dipinti possono arrivare in contenitori che si sono inzuppati d’acqua durante il viaggio o, ancora, scheggiati o graffiati in superficie. Questo avviene per i dipinti trasportati anche dallo più scrupoloso degli spedizionieri. È quindi necessario essere presenti di persona quando il dipinto viene imballato per il trasporto, così come all’arrivo, quando il dipinto viene liberato dall’involucro. Questi semplici accorgimenti faranno risparmiare molte lacrime e recriminazioni in seguito.
Proteggere la superficie di un quadro incorniciato con uno specifico vetro protettivo è un metodo prezioso usato dai curatori dei musei per evitare danni al quadro da parte dei visitatori e anche per superare le astuzie dei ladri che rubano i quadri tagliando la tela dal suo telaio.
Lavinia Fontana Prima di conservazione e restauro
Il quadro, Ritratto di nobildonna di Lavinia Fontana, è una delle poche opere della pittrice rinascimentale. È un buon esempio di un vecchio dipinto scoperto per caso da un collezionista nella sua collezione; era conservato nella sua cantina. In cattivo stato, fu ricoperto da uno spesso strato di vernice annerita e fu considerato di scarsa importanza artistica,
Quando è stato trovato, sembrava essere un modesto dipinto del XVII secolo, anche se fatto su una tela dello stesso periodo. Non firmato, era apparentemente un frammento di una tela originariamente più grande, e fu ridotto dalle sue dimensioni precedenti per essere collocato più tardi in un ambiente più piccolo. Un iscrizione scritta a penna sul retro di una tela d’un fodero precedente, da parte d’un collezionista nel XVII o XVIII secolo, riportava l’attribuzione del dipinto a Lavinia Fontana. Lo stile della calligrafia dell’iscrizione dimostra che è stata scritta in un’epoca più vicina alla nostra di quelle in cui lavorò la pittrice.
Quando è stato trovato, sembrava essere un modesto dipinto del XVII secolo, anche se fatto su una tela dello stesso periodo. Non firmato, era apparentemente un frammento di una tela originariamente più grande, e fu ridotto dalle sue dimensioni precedenti per essere collocato più tardi in un ambiente più piccolo. Un iscrizione scritta a penna sul retro di una tela d’un fodero precedente, da parte d’un collezionista nel XVII o XVIII secolo, riportava l’attribuzione del dipinto a Lavinia Fontana. Lo stile della calligrafia dell’iscrizione dimostra che è stata scritta in un’epoca più vicina alla nostra di quelle in cui lavorò la pittrice.
L’iscrizione dimostrava un’attribuzione probabilmente più sicura perché, al momento in cui fu scritta, l’artista e le sue opere erano cadute nell’oblio. Questo è un raro esempio in cui uno studio dello stile del dipinto ne giustifica la paternità.
Una rapida ricerca fra alcuni dei 135 dipinti ancora esistenti, e riconosciuti come dipinti da questa artista rinascimentale, particolare la monumentale “Visita della Regina di Saba”, conservata presso la Galleria Nazionale d’Irlanda e che l’attuale autore ebbe restaurato, conferma che iscrizione potrebbe essere corretta.
Le fotografie mostrano come appariva il dipinto quando è emerso per la prima volta, la sua trasformazione durante il processo di restauro e il suo aspetto attuale. Salvare e recuperare un antico dipinto apparentemente in cattive condizioni ha consentito all’opera d’arte, ancora una volta, d’ incantare il mondo con la sua antica bellezza, ora e per i secoli a venire
Come ottenere dei buon consigli
Lavinia Fontana durante il processo di rifacimento della tela originale del XVI secolo su un nuovo supporto di tela. Il “Ritratto di nobildonna” si trova ora in una collezione privata nel Principato di Monaco.
Londra, Parigi, Amsterdam, New York. In queste grandi città, se si possiede un vecchio quadro, i principali musei d’arte sono interessati a vederlo. Ai possessori verrà quindi offerta una consulenza gratuita e offerti consigli sull’ opera, sul suo stato di conservazione e suggerimenti per mantenerla al meglio. Il quadro in possesso sarà esaminato da un curatore specializzato, spesso di fama internazionale. Se l’accesso a questi musei non è conveniente, si può prendere un appuntamento e portare il quadro al museo d’arte più vicino. Il curatore avrà la competenza necessaria per valutare l’opera ed, inoltre, la consulenza sarà senza dubbio obiettiva e gratuita.